Batto sui tasti
rumore di pioggia
rumore bianco
tuoni lontani
musica ambientale
acqua che scorre
grandine
soffio del vento
voci di strada
doccia
pensieri belli
pensieri brutti
corsa, sudore, grida
batto sui tasti
non ascoltare,
non cercare,
non piangere,
oppure piangi,
ma non fermarti
lascia correre
lascia andare
lascia fluire
batto sui tasti
ancora
segui il flusso
il gorgoglio
respira
calma
non mollare
non arretrare.
Senso di colpa.
Solitudine.
La colpa di chi poteva trattarsi meglio
la solitudine per ciò che ti rende impotente
perché non c'è rimedio
perché è solo dentro di te,
che solo chi lo vive capisce,
mentre per altri è una sciocchezza
passa da solo, non ci pensare, te lo tieni.
È per sempre.
Per sempre.
E stringi i denti.
E la fobia
del “per sempre”
dell'autoconservazione
ostinata.
E ti ripeti:
Mai più questo.
Mai più quello.
Lo prometto.
Come se servisse.
Come se bastasse.
E ti alzi la mattina
E speri sia già notte
speri non peggiori
che non raggiunga l'altra parte
speri di non impazzire
che la gente non ti urli più addosso
che un giorno qualcuno trovi la cura per te.
Odio il mal tempo
camminerei per ore
sotto un temporale
ad inzupparmi i vestiti di sollievo.
Detesto il ronzio del frigorifero.
Mi dà più conforto di una voce amica.
Non si può evitare il dolore
ma si può scegliere di non soffrire.
Non si può guarire da tutto
ma si può aggiustare il tiro.
Basta volerlo.
Basta esserne consapevoli.
Basta non crollare.
Basta. Basta. Basta.
Basta!
Vorrei schiacciare ora e per sempre
questa maledetta cicala.
Autore: Andrea Colzi
Nato in Sardegna, ha vissuto a Roma, è residente a Pisa. Da queste premesse sembrerebbe uno incapace di stare fermo, invece è affetto dalla sindrome del pantofolaio. Ne approfitta per leggere, scrivere e divorare serie tv. Ama follemente il teatro, e conosce a memoria tutte le battute di "Pulp Fiction". In una vita precedente ha provato a fare il musicista, fallendo miseramente. "Cicala" è la sua prima opera pubblicata su Voci di Carta.
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