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100 colpi di spazzola prima di andare a dormire: racconto autentico della fragilità adolescenziale

Writer: Mariaconsuelo TiralongoMariaconsuelo Tiralongo

Rimandavo l’incontro con 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire da tempo immemore. 


Alla fine, ho deciso di leggerlo poiché un caro amico dai gusti letterari affini ai miei mi ha consigliato di leggere l’ultima fatica letteraria della Panarello, Storia dei miei soldi, presente nella dozzina della 78esima edizione del Premio Strega.


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Da buon bastian contrario, piuttosto che leggere l’ultimo romanzo di Melissa P., ho ben deciso di iniziare dalle origini, quelle origini che per molto tempo ho evitato.


100 colpi di spazzola prima di andare a dormire è un diario erotico semiautobiografico che racconta la scoperta del sesso da parte dell’autrice. Prima di Cinquanta sfumature di grigio c’era Melissa P. a infuocare gli animi nel lontano 2003. Essendo un romanzo erotico che sceglie la forma diaristica per sviluppare gli avvenimenti narrati, la mia paura era quella di incappare in un racconto della scoperta del sesso stereotipato e banale ma Melissa Panarello, a modo suo, è riuscita a conquistarmi.


Vi starete forse chiedendo, così come a suo tempo me lo sono chiesta io, se abbia senso recuperare la lettura di questo romanzo dopo più di vent’anni dalla sua prima pubblicazione. Personalmente, ho intrapreso questa lettura con un obiettivo ben chiaro: capire perché il romanzo d'esordio della Panarello fosse diventato un caso editoriale in grado di segnare un'intera generazione. Perché bisogna essere onesti: 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire ha davvero segnato un’intera generazione, quella dei nati tra la fine degli anni 80 e l'inizio dei 90, cresciuti a suon di Luna Pop e Paso Adelante. E io ero molto curiosa di scoprire se alla fine, come spesso accade, i bestseller di una determinata generazione risultano invecchiati male a chi appartiene alla generazione successiva. Inevitabilmente la vita cambia, molte convenzioni sociali pure, quindi ciò che nel 2003 faceva scandalo, probabilmente nel 2024 è ormai diventato normalità, o forse no.


L'articolo è suddiviso in:


L’autrice: Melissa Panarello

Melissa Panarello (Catania, 1985) è autrice di romanzi e saggi e agente letterario. A diciassette anni esordisce con 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire e il libro diventa subito un caso letterario, tanto che Luca Guadagnino lo trasforma in un film di successo. Ha pubblicato tra gli altri i libri L’odore del tuo respiroIn nome dell’amoreTre e Il primo dolore.


Nel 2022 è stata pubblicata una nuova edizione di 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire, edita Bompiani e con prefazione di Giulia Caminito, per celebrare il ventesimo anniversario dell'uscita.


Ha scritto e interpretato i podcast Love StoriesC’era una volta e c’è ancora e Pornazzi. Collabora con diverse testate, dal 2011 ha una rubrica fissa sul settimanale «Grazia». Vive e lavora a Roma.



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Melissa Panarello fotografata da Tommaso Bonaventura

Trama di 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire

Ci troviamo in Sicilia, nella Catania piccolo borghese dei primi anni 2000. Melissa, la protagonista, inizia a scrivere il proprio diario nel quale racconta gioie e dolori della vita da quindicenne. 


Ciò che occupa maggiormente il diario e i pensieri di Melissa, un po’ donna e un po’ bambina, è la scoperta del sesso e la ricerca dell’amore che, in qualche modo, sembrano essere aspetti intimamente connessi l’un l’altro. 


Il romanzo si apre con un’immagine emblematica: Melissa, quattordicenne curiosa, si guarda allo specchio nella sua camera chiusa a chiave, osserva estasiata la sua immagine riflessa, il suo corpo che cambia, e si provoca piacere in modo lento ma intenso. Esplode in un orgasmo liberatorio, gioioso, ed è proprio questo senso di libertà e godimento che tenterà di ritrovare per tutta la durata delle vicende narrate. 


Melissa scopre il piacere sessuale molto presto, si accarezza, si tocca, gode ma non lo riesce ad ammettere alle amichette a scuola. Non perché si vergogni (Melissa prova tutto tranne che vergogna, almeno nella prima fase della narrazione), bensì perché crede che rivelando la sua fame sessuale possa in qualche modo violare la sacralità dei momenti che dedica a sé stessa e al suo diritto al piacere


Attorno a Melissa gravitano una serie di personaggi improbabili che la portano a fare esperienze fuori dal comune, il più delle volte persino pericolose. Ma è proprio grazie a quelle esperienze che Melissa si perde e inizia un percorso verso la propria rinascita.


La scoperta del sesso: in bilico tra perdizione e amore

Melissa scopre il sesso a quindici anni. Incontra Daniele grazie a un’amica comune e con lui perde la verginità. La prima volta con Daniele rappresenta l’inizio di questo intenso viaggio che porterà la protagonista all'autodistruzione e, successivamente, alla propria rinascita. Attraverso il sesso, Melissa scopre di avere potere sugli uomini. Lei vorrebbe essere amata e coccolata ma capisce ben presto che nel mondo dei grandi non ci si coccola, non si fa l’amore ma la guerra.


Daniele dà il via a un circolo vizioso, crea un vero e proprio mostro che non si fermerà davanti a niente e nessuno pur di soddisfare la propria fame di attenzioni. Dopo Daniele, Melissa conosce Roberto e Pino durante un’assemblea scolastica. Si invaghisce di Roberto, ragazzo universitario che la inizia al sesso di gruppo rude, pericoloso, ma anche in qualche modo affascinante. Cinque ragazzi su Melissa che gode e che si nutre dei loro umori; che gode ma allo stesso tempo si sente disperata e sola in balia delle voglie altrui. Dopo quella prima esperienza di gruppo, torna a casa stordita e nella solitudine e tranquillità della propria camera inizia a pettinarsi i capelli, a darsi quei cento colpi di spazzola prima di andare a dormire che donano il titolo alla sua opera prima e che sembrano ristabilire l’equilibrio tra l’idea di chi vorrebbe essere e la persona che realmente è. Melissa, infatti, è divorata da queste due forze che sembrano spingerla in direzioni diametralmente opposte.


Ma il viaggio attraverso il piacere è solo all’inizio. I nomi che popolano la vita della protagonista sono tanti, tutti con storie diverse e ciascuno con una lezione diversa da insegnarle sulla vita e su sé stessa: abbiamo Letizia, con la quale intraprende un timido flirt; Fabrizio, trentacinquenne sposato che arriva ad acquistare un appartamento in centro città per stare con lei e farsi dominare da lei; Valerio, il professore privato di matematica, che si allontana quando Melissa richiede amore oltre che sesso; Giorgio che le fa conoscere il mondo LGBTQIA+…

Melissa sperimenta con tutti loro nuovi lati di se stessa e alla fine si perde, non riuscendo più a riconoscersi.


Un punto di svolta nel romanzo della Panarello viene però rappresentato dall’incontro di Melissa con Claudio, un ventenne studente di Lettere che pare riuscire a vedere subito oltre l’erotismo della protagonista. 


Claudio si interessa a lei, la corteggia, si dice pronto ad amarla e lei in un primo momento rifugge spaventata da tante attenzioni per poi ritornare da lui, abbracciando il proprio bisogno di essere amata e di donare amore. Decide così di cambiare vita e di donare il proprio corpo solo all’uomo che ama e che più sembra rispettarla.


Considerazioni personali

Il successo di 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire si deve soprattutto all’audacia dell’autrice. Melissa Panarello ha poco più di 17 anni quando pubblica con Fabbri Editori il suo diario erotico semi-autobiografico


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Melissa Panarello nel 2006. Credits: Wikipedia

Melissa pensa di avere qualcosa da dire al mondo e affida alla pubblicazione di questo diario la scoperta di sé stessa. Se in alcune scene la sua forse eccessiva libertà sessuale fa un po’ storcere il naso, in altre meriterebbe una standing ovation


Non fraintendetemi, la standing ovation non è per le scene di sesso descritte nel libro (che il più delle volte risultano eccessivamente statiche e che alla lunga rischiano di annoiare il lettore). Lo stile della Panarello è da considerarsi ancora tremendamente acerbo essendo il suo primo romanzo. Ma la sua opera è sicuramente da ammirare per diversi motivi, primo fra tutti la sincerità che trasuda.


Anche io sono siciliana. Sono nata nei primi anni 2000 in un paesino nella costa sudorientale sicula e la prima cosa che ho pensato leggendo 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire è che Melissa P. è stata un’adolescente privilegiata. Quando si parla delle leggi sociali retrograde che vigono in Sicilia, ecco, io le ho vissute sulla mia pelle. Ed è proprio perché in parte conosco l’ambiente sociale da cui proviene che mi sento di dire che la Panarello è stata molto coraggiosa a pubblicare un libro del genere, soprattutto in un periodo storico come i primi anni 2000.


Probabilmente un romanzo del genere, se fosse pubblicato oggi, non creerebbe scandalo: siamo troppo abituati agli estremismi e, fortunatamente, stiamo lavorando sempre di più sul superamento dei taboo. Il sesso, nelle opere letterarie, pare non esserlo più, ma all’inizio del nuovo millennio leggere di una donna che rivendica a gran voce il proprio diritto a godere deve esser stato rivoluzionario. 


Avendo vissuto un’adolescenza decisamente più casta, i racconti di Melissa mi hanno fatto provare una certa d'invidia verso quel percorso di scoperta personale che ho potuto intraprendere solo durante l’università. 


Ma aldilà dell’ammirazione per l’autrice e di quella punta d’invidia per l’audacia della stessa nel raccontare in modo così limpido la propria vita sessuale, ciò che non ho potuto fare a meno di notare e che ho apprezzato molto è la sincerità con la quale è riuscita a rappresentare quel periodo delicatissimo chiamato adolescenza in cui è molto facile perdersi ma diventa estremamente difficile ritrovarsi, probabilmente perché non si sa ancora chi siamo o chi vorremmo diventare. 


La scoperta del sesso è probabilmente la prima vera tappa verso il diventare adulti e Melissa Panarello riesce a rappresentare benissimo le insicurezze del periodo adolescenziale dovute ai primi incontri con l’altro. L’esordio letterario di Melissa P. è permeato da questo senso di tenerezza che accompagna il lettore durante tutta la lettura. Melissa conosce il sesso come unica forma d’amore e lo propone ai suoi partner nella speranza che loro possano accettare di amarla e quando ciò puntualmente non accade, Melissa inizia a perdere parti di sé per poi ritrovarsi solo alla fine, tra le braccia del primo ragazzo che è disposto davvero a donarle amore. 


Non è difficile riuscire a capire perché Melissa si offra come oggetto sessuale. Dopotutto, noi donne siamo cresciute con la consapevolezza che le leggi del mondo ruotano e vengono plasmate attorno al sesso. La corsa sfrenata verso la perdita della verginità per potersi sentire finalmente “parte del gruppo”, il sentirsi costantemente in ritardo o fuori posto se invece si decide di aspettare i propri tempi. Il peso sociale della verginità ma anche della perdita della stessa. Il riuscire a destreggiarsi tra chi la società si aspetta che siamo, chi vorremmo essere e chi siamo davvero. E la potenza dell’atto sessuale che non si riesce a gestire, soprattutto in tenera età. Così, pur volendo rifuggire totalmente dal ruolo sociale di oggetto sessuale, si finisce per diventarlo, inconsapevolmente, offrendoci come tale perché pensiamo di non meritare amore o, peggio, perché pensiamo che l’amore passi solo da qui


Il sesso è un’arma potente ma anche pericolosa nel percorso verso la scoperta si sé, soprattutto in un momento delicato in cui si crede che debbano essere gli altri a definirci. Seppur molte volte il personaggio di Melissa risulta essere testardo e cocciuto, creando poca empatia con il lettore, alla fine si finisce per rivedersi nella sua caparbietà ma, soprattutto, nella sua fragilità. La richiesta di Melissa è chiara e forte: “Voglio essere amata”. E, dopotutto, non è forse questo il desiderio più intimo dell’essere umano?

Ecco perché, scene di sesso a parte, 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire risulta ancora tremendamente attuale. Vale la pena recuperarlo soprattutto per il ritratto onesto della fragilità adolescenziale femminile che ne viene fuori.


 

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Autrice: Mariaconsuelo Tiralongo


Classe 2000, figlia del Mar Jonio e dei Monti Iblei. Da sempre appassionata di letteratura e scrittura creativa, è founder e capo redattrice di Voci di Carta. La trovate su @mylifeas__c

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