"L'aria aveva una tensione statica che diventava a tratti fisicamente percepibile, e faceva drizzare i peli sulle braccia della gente, come se ogni singola molecola partecipasse dell'attesa per qualcosa di imprecisato che stesse per abbattersi inesorabile sulla città e sul suo caos"
In questa caldissima estate leggere Equinox, un libro ambientato in una Londra autunnale, piovosa e fredda, è stata una fresca e meravigliosa pausa dall'afa che ormai da mesi mi tormenta.
Cimiteri vittoriani, strani omicidi, un ispettore fin troppo razionale che viene strappato via dalla sua zona di comfort: Chiara Strazzulla e il suo fantathriller, pubblicato nel 2021, sono stati una piacevolissima sorpresa estiva regalatami da Gainsworth Publishing (che ringrazio infinitamente).
L'articolo è diviso in:
Gainsworth Publishing una realtà editoriale indipendente tutta da scoprire
La Gainsworth Publishing, che ho scoperto recentemente al SalTO24, è una casa editrice giovane specializzata in "Fantasy, Avventura e Speculative Fiction". Si tratta di una realtà dinamica e attenta alle nuove tecnologie, ma che crede ancora nell’importanza della qualità, dell’avventura e della magia che può nascondersi anche negli aspetti più impensabili del quotidiano.
Chiara Strazzulla è un'autrice italiana nata nel 1990 ad Augusta, in Sicilia, cresciuta a Roma, laureatasi a Pisa (presso la Scuola Normale) e infine trasferitasi in Galles, a Cardiff, dove lavora come traduttrice, giornalista e insegnante.
A diciott’anni Chiara ha pubblicato per Einaudi Stile Libero il suo romanzo d'esordio: Gli Eroi Del Crepuscolo, edito anche in lingua tedesca sotto il titolo Dardamen per Random House Germany. A questo hanno fatto seguito La Strada Che Scende Nell’Ombra (edito in tedesco sotto il titolo Tharkarùn) e Il Rocchetto di Madreperla.
Equinox è il suo primo romanzo con Gainsworth Publishing.
Il fantathriller della mia estate: ritorno alle origini
"«Ricordati quello che ti ho detto, ispettore» si raccomandò. «Sei dentro il cerchio adesso, ed è tutto quello che conta.»"
Devo dire che la mia estate è iniziata, e sta proseguendo alla stra-grande, all'insegna del giallo. Le mie letture, da giugno fino ad ora, sono quasi esclusivamente gialli, noir, thriller; fanno eccezione Norwegian Wood di Murakami e Americanah (che devo ancora finire) di Chimamanda Ngozi Adichie, entrambi editi da Einaudi.
Il libro firmato da Chiara Strazzulla non si discosta dalla linea che ho iniziato a tracciare due mesi fa e si conferma all'altezza degli altri gialli letti finora, anzi, oltre a intrattenere con la fitta rete di intrighi abilmente costruita, fa anche di più. Chiara Strazzulla con il suo Equinox è riuscita a riportarmi indietro nel tempo, al mio primo amore adolescenziale, l'urban fantasy dai toni cupi, che adoro e adorerò sempre. Ma veniamo al libro in sé.
La trama di Equinox
Siamo a Londra, nel 1986: l'ispettore William Ashcroft si trova a dover affrontare un caso rognoso in nome di una promozione. Il caso in questione pare essere un killer accompagnato da una muta di cani rabbiosi che sceglie le sue vittime senza un vero criterio, vittime accomunate soltanto dalla ferocia con la quale vengono uccise.
L'ispettore e il suo sergente, Michael Shelton, irlandese cattolico e intenditore di birre, affrontano l'indagine come una delle tante che hanno già affrontato, con metodi tradizionali e una mente razionale, ma non ci vuole molto a farli desistere dal loro intento.
Una setta esoterica segreta risulta essere il collegamento tra le varie vittime, ma non solo: salgono sul palcoscenico maestri, allievi, praticanti ancora in vita, affiancati da sensitive, praticanti di altre tradizioni e anche da un personaggio meraviglioso, Jack Redding, che da queste pratiche si è tirato fuori nonostante il talento che gli era stato (e gli è ancora) riconosciuto.
Una squadra investigativa che di classico ha ben poco si mette all'opera e si trova ad affrontare un nemico potente, cercandolo e inseguendolo per quei cimiteri vittoriani che, tra amici, prendono il nome di Magnificent Seven: Abney Park, Brompton, Kensal Green Cemetery, Nunhead, Tower Hamlets, West Norwood, Highgate.
Opinione personale
La struttura del romanzo è solida, lo stile scorrevole fin dall'inizio: elementi, questi, che hanno reso Equinox una lettura decisamente godibile.
L'elemento del giallo è ben presente e, soprattutto, ben gestito: io sono, se non esattamente un'appassionata, una discreta conoscitrice di gialli e con estrema tranquillità ammetto che per avere i primi sospetti su chi potesse effettivamente essere l'assassino ho dovuto oltrepassare la metà del libro.
Le varie piste, proprio come in una vera indagine, si intrecciano e paiono tutte ugualmente valide, traendo in inganno il lettore e costringendolo a stare sempre sul chi-va-là, ad approfondire tutti i possibili indizi, ad analizzare tutti i sospetti per trovare quel qualcosa che faccia dire "Sì, è lui!".
I personaggi sono magnificamente caratterizzati.
Tra i più interessanti vi è sicuramente l'ispettore William Ashcroft, perfetto per questo caso sovrannaturale, nonostante sia la razionalità fatta persona. Ashcroft è un ispettore interessante, umano, realistico, pieno di dubbi che lo divorano, di simpatie e antipatie che talvolta influenzano il suo lavoro (fate caso ai compiti che appioppa al "povero" Otis!). Ashcroft è, in questo romanzo, l'unico essere umano ad essere libero da qualsivoglia influenza superiore.
Il suo braccio destro, il cattolicissimo irlandese sergente Michael Shelton, è inzuppato nella sua fede così tanto da affrontare il caso girando armato, oltre che di pistola, anche di fiaschette piene di acqua santa e medaglietta di San Cristoforo al collo.
Tra gli esoterici, praticanti, allievi e maestri, il posto d'onore spetta sicuramente a David Marko, personaggio che, vi avverto, non dovete sottovalutare né, come ho fatto io, giudicare frettolosamente: riserverà delle sorprese che lo faranno entrare nei vostri cuori.
Altro personaggio, esoterico eretico, che si gioca il posto d'onore nella mia personale classifica di personaggi letterari preferiti è, senza ombra di dubbio, Jack Redding, attore squattrinato, primo fan del sergente Shelton, ex-praticante talentuoso e amico dell'ispettore Ashcroft: il suo intervento sarà fondamentale per la storia.
Chiara Strazzulla è riuscita a dipingere dei personaggi che faccio fatica a definire di fantasia: sono personaggi realistici, che sono convinta ognuno di noi potrebbe incontrare girando per i cimiteri monumentali delle grandi città. E sono convinta che qualcuno di loro, voi che leggerete il libro e questa recensione, lo avete già incontrato e, esattamente come per l'ispettore Ashcroft, sono passati inosservati ai vostri occhi.
Gainsworth Publishing non poteva farmi regalo più grande che farmi scoprire Equinox e la sua autrice, che hanno allietato (e raffreddato) un luglio caldissimo che mi stava portando lentamente alla follia.
Lasciate che le parole di Chiara allietino anche la vostra estate.
Autrice: Luna Agostini
classe 1995, legge cose fin dal primo giorno d’asilo: da allora non ha più smesso e non c’è niente che la renda felice come leggere sul mare cullata dal rumore delle onde, non importa cosa o dove legga.
Il primo ricordo di letteratura importante che ha risale alla quinta elementare, quando nell’antologia trovò un estratto da “Cent’anni di solitudine”: se ne è innamorata perdutamente e ha passato i tre anni successivi ad aspettare di diventare grande a sufficienza per poter leggere quello che è diventato il suo libro preferito in assoluto.
Indecisa e mutevole come il mare (a cui appartiene e che ama), ha trovato nelle Lettere uno dei suoi punti fermi.
Oltre a leggere scatta foto, scrive racconti e recensioni, ascolta musica (infinito amore per l’Indie folk), viaggia.
La trovate su Instagram come @luna28195 e come @lagherta95 (come Lagertha95 la trovate anche su Efp, Wattpad e Ao3).
Puoi leggere l'ultimo articolo di Luna qui.
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